Archivio per agosto 2008

Tempi di preparazione.

Sbagli belli e paste scotte.

C’è una cosa che in musica ha una connotazione completamente diversa che in cucina: l’errore.

Molte volte mi è capitato di sbagliare una nota, un accordo o semplicemente un cambio di suono durante una registrazione o un concerto. E quasi tutte le volte mi sono ritrovato ad ammettere che il caso aveva avuto un’idea migliore della mia.

Ecco , in musica, l’errore è fondamentale. Dà spessore ed intensità all’esecuzione, ma va riconosciuto ed enfatizzato per renderlo musicale.
Una volta sbagliato, bisogna avere la faccia tosta e l’azzardo di riprodurlo più volte e con convinzione durante il brano , tanto da rendere quella dissonanza una parte voluta del tema.

Lo sbaglio è in musica una possibilità aperta, un faro su una strada che ragionando razionalmente non avremmo mai preso in considerazione .
La facilità a sbagliare è una delle più grandi riserve di idee di sempre, ma coltivare questo tipo di attitudine richiede esperienza.

Io sono piuttosto fortunato: le uniche volte in cui sono nel giusto è quando sbaglio.

Commetto errori con molta facilità su vari fronti e non può che non accadere anche su quello musicale. Quindi diciamo che mi viene facile.
Ma l’abilità a riconoscere un errore ed esasperarlo invece di correggerlo si impara col tempo.

ALT: mio dio, una pasta scotta e salata è solo una schifosissima pasta scotta e salata.


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